
E’ la provincia più estesa e meno popolata della Toscana, confina con quelle di Livorno, Pisa, Siena e Viterbo, ed occupa la zona della Maremma toscana che si affaccia sul mar Tirreno, dal Golfo di FolIonica alla foce del Chiarone, con 125 chilometri di costa.
Il litorale, basso e sabbioso, conserva qualche zona acquitrinosa ed è orlato da dune pineta del Tombolo, lidi di Orbetello e di Burano.
La costa si presenta invece alta e rocciosa in corrispondenza del promontorio dell’Argentario (m. 635), del contrafforte esterno dei monti dell’Uccellina (m. 415) e del Poggio Peroni (m. 349) che termina con Punta Ala. Alle spalle della piatta e desolata Maremma, il territorio diventa verdeggiante di prati, colture e pinete ed include, verso settentrione, il versante meridionale delle Colline Metallifere che la valle dell’Ombrone separa dal M. Amiata (m. 1734), al confine della provincia di Siena.
Il sistema idrografico comprende il basso bacino dell’ Ombrone, i bacini del Bruna e dell’A lbenga, e l’alto bacino del Fiora.
Fanno parte del territorio provinciale anche le pittoresche isole del Giglio e di Giannutri, le Formiche di Grosseto e l’isoletta di Burano.
Oltre al capoluogo i centri principali sono Orbetello, cittadina industriale e località balneare, il centro minerario di Massa Marittima, Roccastrada, attivo mercato agricolo, Gavorrano con i suoi giacimenti di pirite, Porto Ercole e Porto Santo Stefano, frequentate località turistico-balneari dell’Argentario, FolIonica, stazione balneare oltre che scalo marittimo e centro industriale, Castiglione della Pescaia, centro balneare.
Il clima è continentale nelle zone interne, mediterraneo e ventoso sulla costa. L’economia provinciale, oltre che sul turismo balneare si basa sul turismo termale (Bagnore, Saturnia), sull’industria, sull’agricoltura e sulla pesca.
Nell’economia della provincia di Grosseto non si può certo dire che l’artigianato occupi un posto di rilievo, tuttavia, come in tante altre zone della Toscana, esiste ancora, specie nei paesi, chi continua a dedicarsi, con pazienza e perizia, a lavori tramandatigli spesso da generazioni, per Io più usando strumenti e metodi antichi.
Vediamo così che a Ribolla, nei pressi di Roccastrada, si possono ancora trovare, interamente fatti a mano, taglieri, ciotole ed altre stoviglie da usare in cucina ed a tavola come pure oggetti, spesso di grande originalità, da impiegare nell’arredamento della casa. La lavorazione del legno è anche attiva a Civitella Paganico.
A Porto S. Stefano vengono invece fabbricati gozzi ed imbarcazioni in legno.
Bellissimi arazzi, tessuti ancora su vecchi telai alla vecchia maniera, sono prodotti dal lavoro paziente e ricco di estro di alcune artigiane di Roccalbegna di Savana.
Anche fibre vegetali, di cui la zona è ricca, ed oggi sempre più fibre artificiali, vengono lavorate a mano per confezionare borse estive, cesti, set di tovagliette all’americana, lampade; questa produzione è tipica soprattutto di un paese, Paganico, a breve distanza da Grosseto.
Infine, per chi visiti Massa Marittima sarà piacevole scoprire, nelle vetrine delle numerose botteghe di artigianato locale, la vasta gamma di oggetti di chincaglieria raffinata, come collane, orecchini, anelli e monili vari, impreziositi da minerali provenienti dalle miniere della zona.
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