Chiesa di Gesù Redentore
Progettata dall’architetto milanese Mauro Galantino, vincitore del concorso nazionale indetto dalla Conferenza Episcopale Italiana per qualificare l’architettura religiosa. Il progetto, studiato fra il 2001 e il 2005, ha dato vita ad una struttura, esempio dell’espressione minimalista dell’architettura italiana contemporanea, che può oggi offrire alla parrocchia – circa 14.000 abitanti – e alla città la chiesa più grande della diocesi di Modena.
Opere d’arte
Nella chiesa di Gesù Redentore è presente un ciclo pittorico dell’artista olandese Bert van Zelm (Amsterdam 1955), le cui opere, in bozzetto, erano parte del progetto dell’architetto Galantino, vincitore del concorso della CEI.
Il ciclo comprende:
§ la Madonna con bambino e i poveri, nell’aula, sulla parete sud, sopra la bassa finestra che lascia vedere l’acqua della fontana esterna;
§ il Crocifisso, nell’aula, sulla parete nord, a sinistra in alto, rispetto alla vetrata alle spalle dell’altare;
§ la Via Charitatis, 14 tavole in vetro serigrafato, collocate sulla parete nord dell’orto degli ulivi, che rappresentano le stazioni della passione secondo il vangelo di Giovanni;
§ la Pietà, un trittico che occupa tutta la parete nord della cappella feriale, a sinistra entrando dall’aula.
In un rinnovato stupore per l’Incarnazione, la pittura di van Zelm – che ha fra i suoi riferimenti anche Rembrandt e Caravaggio – propone un divino pittoricamente impregnato di materia, quasi fisicamente presente, un divino meraviglioso e potente proprio perché vicino all’umano, capace di abitarlo e trasformarlo, assumendone anche limiti e inquietudine.
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