Nativo di Filadelfia, città che in passato ha dato molto al mondo del jazz e che ancora sta dando, avviatosi alla carriera professionale dopo aver conseguito il diploma al Berklee College of Music di Boston, Kurt Rosenwinkel è uno dei più interessanti chitarristi delle ultime generazioni d’oltre oceano. Nel suo fluido e limpido stile strumentale è ravvisabile la lezione dei grandi maestri moderni delle sei corde, da Wes Montgomery fino a Pat Metheny e Bill Frisell. All’inizio ha suonato nel gruppo del vibrafonista Gary Burton, uno che di chitarristi ne ha capito sempre parecchio, per poi entrare nella Electric Bebop Band di Paul Motian e intraprendere la strada solistica, contrassegnata da vari album che ne attestano il talento, tra i quali The Enemies Of Energy, The Next Step e il recente Deep Song, dove si ascoltano tra gli altri il sassofonista Joshua Redman e il pianista Brad Mehldau. Kurt Rosenwinkel, che nel 1995 si è aggiudicato un Composer’s Award del National Endowment For The Arts, è autore di un jazz brioso ed elegante, di derivazione mainstream ma nel contempo sensibile agli umori contemporanei.
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