Il Duomo di Osimo
A vederla da lontano, Osimo appare come la schiena d’un cammello, con i suoi due colli cinti da mura: massicci blocchi di arenaria che circondano il centro storico in un abbraccio antico millenni.
E già da lontano si nota una solida costruzione di pietra bianca, poggiata sul più alto ed più antico dei due colli. E’ il vecchio duomo, uno dei monumenti più interessanti del paese.
Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma, e per la stessa proprietà, scopriamo che dove oggi si ritrova una chiesa, nel passato remoto si trovava un tempio pagano. Di esso non rimane che la memoria. Successivamente, sul colle del Gomero si instaurò una chiesa dedicata a S. Leopardo, originaria del VIII secolo, poi modificata totalmente nel XII secolo, in stile romanico.
La chiesa colpisce ancora oggi per la statuarità dei suoi robusti pilastri in pietra bianchissima, e l’impressione di incredibile antichità che ancora trasmette. I capitelli, tutti diversi, sono testimoni di epoche differenti; alcuni recuperati da edifici più antichi, persino romani.
Affascinante e curiosa è la facciata, decorata con finissimi bassorilievi, che in realtà si apre sul fianco della chiesa; la vera entrata è su un altro lato.
Per chi è affascinato dalla storia, la cripta conserva antichissimi sarcofagi e spoglie di martiri osimani; pregiatissimo è proprio il sarcofago dei martiri, con un delicato rilievo con scene di caccia e bibliche. All’intero della cripta, immersi nel silenzio e nel candore della pietra, sembra di tornare indietro nel tempo.
Una curiosità più recente ma ugualmente affascinante è la bandiera saracena; fu strappata ad una nave turca nel 1723 a largo di Anzio. Il capitano della nave, osimano, regalò al duomo il simbolo della propria vittoria contro i pirati.
L’antica cattedrale è un luogo di storia, di arte e devozione; ma anche di pace. Al contrario della trafficata e rumorosa piazza del comune, del corso, e dei vicini giardini, la zona più alta del paese, dove risiede appunto il duomo, è solitamente silenziosa e tranquilla, come un’antica Acropoli, quasi che la cittadinanza stessa cerchi di mantenerne il religioso silenzio.
Recensioni
Nessuna recensione