Il Museo del Salame Felino ha degna dimora nei magnifici locali delle cantine del Castello di Felino.Edificato nell’890 dal Nobile Marchese Luppone venne ampliato e fortificato raggiungendo il massimo splendore con Pier Maria dei Rossi, famiglia così potente da poter combattere con un Imperatore o trattare con un Papa, oggi ospita un ristorante di charme.Appartenuto in successione ai Pallavicino, agli Sforza e poi ai Farnese, l’antico feudo di Felino domina la vallata fra i torrenti Parma e Baganza. Per la sua posizione strategica il Castello fu al centro di secolari dispute territoriali. Splendidamente affrescato dagli stemmi dei vari casati ora è anche sede del Museo del salame!Anche se qualcuno lo identifica in un bassorilievo antelamico del Battistero di Parma (XIII sec.) il primo documento relativo al salame rintracciato a Parma risale al 1436 quando Niccolò Piccinino al soldo del Duca di Milano ordinò che gli si procurassero “porchos viginti a carnibus pro sallamine” ovvero venti maiali per fare salami! Il Museo rappresenta un’occasione per far conoscere e apprezzare non solamente l’essenza del Principe dei Salami ma il territorio e la comunità di cui è espressione, a partire dalla qualità delle materie prime fino alla sapienza delle mani che continuano a lavorarlo. Organizzato in cinque sezioni, il percorso di visita inizia con le testimonianze storiche del rapporto tra Felino ed il suo prodotto-simbolo, senza tralasciare la storia del famoso maiale nero parmigiano. La seconda sezione, dedicata alla gastronomia e collocata non a caso negli affascinanti ambienti delle cucine, presenta l’impiego gastronomico del salame a Parma, con un singolare esempio di integrazione tra produzione e consumo in una azienda agricola dei Gesuiti. Si prosegue nella sala grande, dove si trova la sezione relativa a norcineria e produzione casalinga dell’insaccato, con la presentazione video di sequenze fotografiche che raccontano tutte le fasi del "rito" della macellazione. Ancora, un’ampia rassegna di oggetti appartenuti ai norcini e alle famiglie contadine a corredo della sezione, tra i quali in particolare un ‘mantello di un norcino’. La sala successiva racconta la tecnologia di produzione, rappresentando le caratteristiche salienti dalle origini al periodo pre-industriale, fino alla tecnologia attuale con la ‘carta d’identità’ del prodotto odierno; al centro della sala troneggia una grande macchina insaccatrice da salami. Una sezione riservata alla commercializzazione presenta la documentazione relativa alla vendita del salame di Felino a partire dal Settecento. L’ultima sala è destinata alla visione del video del Museo, che presenta testimonianze toccanti e momenti rievocativi dell’antica tecnica di produzione seguiti da una sequenza sulla produzione odierna.E i sapori e i profumi continuano nei ristoranti del territorio, con menu a tema legati al saporoso salume e lungo la Strada del Prosciutto e dei Vini dei colli di cui il Museo è tappa.
ORARIO DI APERTURA
Da marzo a novembre
Sabato, domenica e festivi: 10.00 – 12.30; 15.00 – 18.00.
Da mercoledì a venerdì: su prenotazione per gruppi.
Lunedì e martedì: chiuso.
Da dicembre a febbraio
Chiuso.
INGRESSO A PAGAMENTO
Ingresso con degustazione (bevande escluse):
Intero: € 5,00.
Ridotto: € 4,00 gruppi (minimo 15 persone), adulti oltre i 65 anni, convenzioni.
Ridotto scuole € 3,00 scuole e bambini dai 6 ai 12 anni.
Gratuito diversamente abili e loro accompagnatori, accompagnatori di gruppi e scolaresche, giornalisti, minori di 6 anni.
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